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Gerusalemme. Popoli uniti nella preghiera

Sezione 1
Sezione 2
Yad Vashem
Eliezer Wiesel. 2005 d.C.
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Era il marzo del 2005, quando,

insieme al Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan,
al primo ministro israeliano Ariel Sharon, al Presidente Moshe Katsav e ai capi di Stato di oltre quindici Paesi, partecipai all'inaugurazione del nuovo Museo di Storia dell'Olocausto. Nato ufficialmente nel 1953, aveva il compito, secondo la legge, di raccogliere, esaminare e pubblicare testimonianze della tragedia e dell'eroismo lì evocati.


Sforzi di documentare l'Olocausto erano iniziati molto tempo prima, che la legge Yad Vashem passasse. I suoi archivi contengono moltissimi tipi di materiale relativo all'Olocausto, alla vita degli Ebrei in Europa, tra le due guerre mondiali, e alla vita dei sopravvissuti come me, dopo quel tremendo periodo... Tra questi, tantissimi diari, lettere, film, testimonianze
e documenti personali che sono stati donati dai singoli individui al museo; buona parte di essi è originale. Vi sono anche documentazioni create da organizzazioni ebraiche prima, durante e dopo l'Olocausto. Materiale aggiuntivo, che lo Yad Vashem ha raccolto e collezionato fin dall'inizio, sono i documenti ufficiali che le autorità e varie organizzazioni

di tutta l'Europa hanno emesso, confermando la loro partecipazione allo sterminio della comunità ebrea in Europa, durante il periodo nazista. Tanti provengono da archivi tedeschi, ma non solo, anche da Paesi sotto il controllo tedesco durante la seconda guerra mondiale. Dov'era Dio quando tutto questo è accaduto? Non lo so... Eppure, io non ho mai smesso di pregare.

Sezione 3



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