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Gerusalemme. Popoli uniti nella preghiera

Sezione 1
Sezione 2
Tomba di re Davide
Davide. 970 a.C.
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Sono stato il re di Giuda e di Israele,

forte guerriero e un sensibile poeta.
Un uomo in grado di utilizzare l'ingegno, come quando sconfissi Golia, ma che non disdegnava la forza bruta nel decimare i Filistei... Il mio culto univa le religioni cristiana, ebraica e islamica: per gli Ebrei, ero colui da cui sarebbe disceso il Messia. Il Cristianesimo mi ricorda come discendente di Giuseppe, mentre l'Islam mi vede come un profeta.


Alla mia morte, fui sepolto sul Monte Sion, appena fuori dalle mura di Gerusalemme. La mia tomba si trova nell'antica chiesa bizantina Hagia Zion, ormai distrutta, in un angolo al pianterreno, ma il luogo non venne riconosciuto ufficialmente almeno fino al XII secolo d.C. Certo, i crociati si adoperarono e rimossero la mia sistemazione originaria,
ponendo i miei resti sotto un sarcofago di pietra, che oggi giace su una pavimentazione del XIV secolo. Molte vicende si sono succedute in questo luogo, mentre io vi riposavo, ma oggi viene riconosciuto come un caposaldo del culto religioso e vi si respira una sublime spiritualità. Nei secoli, ho sentito i frati Francescani pregare

intensamente sul mio sepolcro, i Musulmani raccogliersi in contemplazione nello stesso luogo e i pellegrini Ebrei arrampicarsi sulla mia tomba per pregare più vicini alla Città Vecchia; diversi culti, ma un'unica aspirazione verso il divino, una ricerca continua di un contatto con Dio, con l'Altissimo, col Demiurgo universale.

Sezione 3



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