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Istanbul. Tra croce e mezzaluna

Sezione 1
Sezione 2
Piazza Sultanahmet
Costantino I. 324 d.C.
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Questa città, Bisanzio,

ha ormai remotissime origini.
Venne fondata oltre seicento anni prima di Cristo, dai coloni greci di Megara, sulla riva europea del Bosforo, e così chiamata in onore del re Byzas. Parecchie cose sono cambiate da allora, ma molte consuetudini sono rimaste le medesime, come quelle dello svago. Nella mia epoca, i principali eventi sportivi, in particolare le corse dei carri e dei cavalli,


rappresentavano uno dei passatempi più amati dalla nostra civiltà. L'imponenza e la bellezza dell'ippodromo vide una costruzione che ebbe inizio appena duecento anni dopo la nascita di Gesù Cristo, quando la necessità di avere un luogo in cui il popolo potesse divertirsi assistendo a spettacoli e competizioni sportive,
indusse l'imperatore Settimio Severo a commissionare la costruzione di un'arena. Successivamente, durante il mio regno, questo ippodromo fu ampliato e rinnovato. Esso assunse una forma a U, con una lunghezza di oltre quattrocento metri e poteva contenere, al suo interno, fino a centomila persone! La Kathisma, ossia la tribuna imperiale

in cui mi sedevo io con la mia famiglia, era posta ad est, mentre, a nord, vi erano le tribune per gli spettatori. A sud c'era una curva chiamata Sphendone. Ma l'ippodromo non fu solamente il centro sportivo dell'impero. In questo luogo si tennero anche alcune delle cerimonie più importanti e molte delle principali decisioni politiche vennero prese proprio qui.

Sezione 3



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