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San Pietroburgo. Principesco sogno di ghiaccio

Sezione 1
Sezione 2
Palazzo di Caterina
Elisabetta di Russia. 1751
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Mio padre Pietro, mi ha sempre adorata,

anche se non ha avuto molto tempo da dedicarmi.
Mia madre, non essendo istruita, non era in grado di seguirmi negli studi in cui io eccellevo. Sono circondata dalle attenzioni di molti cavalieri, che non disdegno mai e, anzi, mi abbandono agli amori senza riserve. Alla morte dei dei genitori, volli ristrutturare tutto il nostro palazzo; lo ritenevo troppo modesto e, per questo, creai una residenza a dir poco sfarzosa,


in stile barocco russo. Passeggio nel parco, arricchito da nuove strutture per il mio svago e per i miei visitatori. Sale piene di specchi, dove amo rimirarmi, stanze ricolme di luce, dettagli in legno ricoperti d'oro... ma soprattutto lei: la Camera d'Ambra, la lussuosa stanza dello zar, composta da un insieme di pannelli,
salvamuro e mobili formati da mille schegge d'ambra. Nel corso del tempo, a questo palazzo è stato legato il mio nome e per questo c'é davvero da esserne orgogliosi! Spero tanto che il fato non sia così funesto verso di esso. Sarebbe un peccato se qualcosa di così alto valore svanisse per qualche causa che,

oggi, un'aristocratica come me non può neanche lontanamente immaginare... Le cose belle e sfarzose devono esser protette ben bene!

Sezione 3



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