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Istanbul. Tra croce e mezzaluna

Torre di Leandro
Maometto II "il Conquistatore". 1460
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Questa città,

capitale dell'Impero Romano d'Oriente,
agli inizi di questo secolo era sulla via del proprio declino. Noi Ottomani eravamo appostati fuori dalle porte di Costantinopoli, pronti a sferrare l'attacco finale. Per settecento anni, la chiesa della città era stata scissa da quella romana e il papa le chiese di rinunciare alla sua indipendenza e di sottomettersi all'autorità di Roma. Alla fine, nel 1453,


Costantinopoli finì finalmente sotto il nostro dominio! Fu una perdita d'una gravità inimmaginabile per la Sacra Romana Chiesa e tale ferita non si sarebbe più rimarginata... Uno dei tanti monumenti che all'epoca erano già presenti, era la torre di Leandro. "Torre della fanciulla" è la definizione che preferisco, per definire questa costruzione
che per secoli ha protetto il Bosforo e illuminato la via a migliaia di navigatori. Essa si trova su una piccolissima isola proprio a cavallo tra i due continenti. Se la osservate da lontano, sembra davvero sprigionare un carisma tale che ti attira a sé. La storia narra che la torre fu costruita quattrocento anni prima di Cristo, dal generale ateniese Alcibiade,

per controllare il traffico delle navi persiano nello stretto del Bosforo, ma sarebbe stata ricostruita come fortezza soltanto moltissimo tempo dopo, per volere dall'imperatore bizantino Alessio Comneno, nel Basso Medioevo. Dopo la nostra conquista di Costantinopoli, abbattemmo la torre precedente per sostituirla con una nuova in legno.

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