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Istanbul. Tra croce e mezzaluna

Basilica di Santa Sofia
Ahmed I. 1603
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La splendida Santa Sofia venne edificata

nel corso del VI secolo dopo la nascita di Gesù Cristo,
durante il regno dell'imperatore bizantino Giustiniano, e sarebbe rimasta per mille anni la più grande chiesa del mondo cristiano fino alla costruzione della basilica di San Pietro a Roma. Questa cattedrale divenne il modello dei templi bizantini per il suo prorompente valore estetico e simbolico. Col tempo,


sarebbe divenuta l'icona immortale dell'intera città. Potremmo considerarla una delle grandi meraviglie dell'umanità. Entrandovi, si rimane così tanto stupiti ed estasiati da tutta questa magnificenza, da non capire più se ci troviamo in cielo o ancora in terra! Quando Costantinopoli cadde sotto il nostro dominio musulmano,
i Turchi Ottomani di Maometto II s'imbatterono in una città che era l'ombra di sé stessa. Santa Sofia non sfuggì certo a nuovi saccheggi, ma Maometto fu presto catturato dal fascino inesorabile della basilica, della quale ordinò la conversione in moschea, attraverso la recita, al suo interno, della preghiera islamica che diceva:

<<Non ci sono altri dei se non il Dio, e Maometto è il suo servo e il suo messaggero.>>. Così, la basilica prese il nome di Aya Sofia, segnando la volontà di Maometto di porsi come erede ideale dell'impero da lui finalmente smantellato. Costantinopoli, la "seconda Roma", divenne la capitale dell'Impero ottomano per oltre due secoli, egemone nel Mediterraneo e in Medio Oriente.

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