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Istanbul. Tra croce e mezzaluna

Moschea Blu
Ahmed I. 1617
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Se un giorno, in veste di viaggiatori,

doveste giungere a Costantinopoli con l'intento di visitare le moschee,
sarebbe veramente doveroso fare un salto alla moschea che feci costruire agli inizi del '600, ovvero la Sultanahmet Camii, meglio conosciuta col nome di "Moschea Blu", una delle più importanti strutture religiose islamiche della città in assoluto! Dopo la pace di Zsitvatorok e gli sfortunati risultati della guerra con la Persia,


decisi di costruire una grande moschea, in questa città, per riaffermare il potere del nostro Impero ottomano e per dare vita al mio più fenomenale luogo di culto. Infatti, questa fu la prima moschea imperiale costruita a Costantinopoli dopo quella di Solimano, eretta una quarantina d'anni prima. Mentre i miei predecessori innalzavano, però,
moschee col proprio patrimonio personale, io utilizzai, invece, il denaro pubblico, dal momento che non avevo ottenuto consistenti vittorie militari... Il che scatenò il dissenso dei dotti religiosi Musulmani. La Moschea Blu fu edificata su buona parte del sito del Gran Palazzo di Costantinopoli, innanzi ad Hagia Sophia, che, nella mia epoca,

era la più venerata moschea della città. Se ti stai domandando perché si chiami "Moschea Blu", ammira le piastrelle; esse sono di ceramica turchese e compongono le pareti e la cupola dell'edificio, facendo sì che il colore blu sia quello dominante. Il tutto ricrea un'atmosfera suggestiva quanto surreale d'una bellezza più unica che rara!

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